Cos'è la psicoterapia
Descrivere il lavoro della psicoterapia non è sicuramente facile. Al di là dell’utilizzo dell’ipnosi come tecnica per il lavoro del profondo e la riemersione delle risorse, la psicoterapia ericksoniana muove anche altre parti dell’Io della persona.
Occupandosi di ansia e depressione ma, in generale, di quei blocchi che la persona sente come difficilmente superabili, uno dei concetti cardine della psicoterapia ericksoniana è il superamento delle “impotenze apprese”. Mi rendo conto che le due parole non sono di facile comprensione, ma cercherò di spiegarmi meglio.
Il superamento delle
"impotenze apprese"
Sembrerà strano, ma a livello razionale noi tutti sappiamo sempre qual è la soluzione per uscire dai nostri problemi, però c’è una parte di noi più profonda che ci porta sempre a vivere il circuito della difficoltà.
Facciamo un esempio pratico: il giocatore problematico che spende tempo e soldi alle slot machine sa perfettamente che la soluzione migliore per eliminare il problema è smettere di giocare. Semplicemente, è sufficiente non inserire più la moneta nella macchinetta e il problema svanisce.
Facile? Sulla carta si! Eppure il giocatore alimenta il proprio malessere continuando con il suo comportamento disadattivo. Il nucleo del lavoro terapeutico, per esempio, è considerare quali sono le motivazioni che spingono il giocatore, che emozioni prova, le difficoltà vissute, ma anche l’utilità nascosta nel suo malessere.
Ho citato questo esempio perché effettivamente tante delle nostre difficoltà nascondono un’utilità e sono sempre soggettive.
L’impotenza appresa non è nient’altro che l’incapacità di superare un ostacolo della nostra vita, perché utilizzo una modalità che, nonostante sia dannosa, il mio inconscio ritiene utile.
Pensiamo alla persona che vive una profonda ansia e non riesce ad andare al supermercato, al cinema, a sostenere un colloquio di lavoro o un’interrogazione a scuola. Cosa farà per superare quell’angoscia indicibile così complessa? Qual’è la strategia che metterà in atto? come si muoverà d’ora in avanti? Userà la stessa modalità per tutte le situazioni della vita? E soprattutto, cosa ha generato questo malessere?
Il ruolo della psicoterapia è appunto questo: comprendere le reali motivazioni che portano la persona a vivere e persistere nel suo malessere, cercando di mostrare un punto di vista diverso, dinamico e soprattutto, a cambiare la modalità d’azione.
Milton Erickson, il padre dell’ipnoterapia moderna diceva che “Dentro di noi, possediamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per far fronte alle nostre sfide evolutive”.